Incontro con lo scrittore Salvatore Scalia, di Alberto Cicero

Incontro con lo scrittore Salvatore Scalia

Noi alunni delle classi terze, dei plessi “Sac. G. Messina” e “P. Pino Puglisi” dell’Istituto comprensivo “Paolo Emiliani Giudici”, giorno venerdì 26 ottobre, alle ore 11:30, ci siamo recati in aula magna dove si è tenuto l’incontro con lo scrittore Salvatore Scalia per parlare del suo ultimo capolavoro “L’apocalisse degli automi – gli scrittori siciliani e la Grande Guerra”.

Dopo aver letto i primi capitoli del suo libro, noi alunni abbiamo aperto un dibattito sulla prima guerra mondiale con l’autore, la dirigente scolastica prof.ssa Alessandra Camerota e il prof. Tonino Calà.

Il libro parla della grande guerra e in un capitolo si spiega il motivo ispiratore dello stesso: di come si salvò il nonno dello scrittore coinvolto nel tragico conflitto. Scalia ci ha raccontato che un giorno i militari superiori di grado di suo nonno chiesero se qualcuno sapeva suonare degli strumenti musicali e il nonno si propose furbescamente anche se non sapeva suonare nessuno strumento.

Fu così che fu preso e scelto per la banda musicale dell’esercito, evitando di andare al fronte. Ciò lo fece perché voleva semplicemente allontanarsi dalle trincee e ben presto capirono i suoi superiori che non era portato per la musica e quindi lo rimandarono indietro, raggiungendo il nonno dello scrittore la compagnia di cui faceva parte. Arrivato nelle trincee vide che tutti i suoi compagni erano morti.

Questo ci fa capire che un gesto dettato dalla paura ha fatto salvare la vita ad un uomo. Dopo che ci ha raccontato il suo libro, noi alunni abbiamo fatto delle domande relative alla prima guerra mondiale: sulle sue cause e sulle sue conseguenze.

Alla fine del dibattito, ci ha raggiunti nella sala conferenze il dottore Mario Ricotta che ci ha chiarito le idee riguardanti la prima guerra mondiale. Questo dibattito è stato molto interessante e istruttivo. Noi alunni ringraziamo chi ha organizzato l’incontro con lo scrittore Salvatore Scalia perché tale incontro è stato molto formativo e ci ha tanto arricchito.

Alberto Cicero 3A

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